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Disturbi d’ansia - attacco di panico
Quali differenze tra paura e ansia?
L’ansia è uno stato emotivo dell’uomo, è un condizionamento, un atteggiamento interiore focalizzato sul presagio di un pericolo.
La preoccupazione è una risposta a una minaccia esterna.
La paura è uno stato di tensione psicologico e fisico che determina un’attivazione delle risorse individuali utili a preparare l’individuo ad affrontare nel miglior modo possibile una certa situazione che viene valutata “pericolosa” per se stessi ed ha una funzione adattiva.
Si può essere preoccupati e avere paura e siamo capaci di identificare cosa temiamo e ci fa paura.
L’ansia non ha oggetto di riferimento. Non si riferisce a qualcosa di assolutamente tangibile.
Cosa voglio dire?
Posso avere paura di viaggiare su un aereo e la paura si attiva quando sono seduto sul mio posto; percepisco il pericolo come reale. L’ansia invece può attivarsi anche in relazione ad una minaccia percepita, ovvero non tangibile, vaga.
Gli stimoli ansiogeni non sono così facilmente identificabili e non hanno un inizio e una fine precisi.
Quando ci sentiamo ansiosi non è detto sappiamo spiegarci il perché.
Cosa ti succede quando ti accorgi e dici che sei in ansia?
La prima cosa che ti succede e percepisci è un cambiamento dei segnali corporei come il battito cardiaco, maggiore tensione muscolare, maggiore vigilanza.
L’attivazione di questi cambiamenti corporei sono condivisi anche con l’emozione della paura ma meno accentuati e di minore durata.
L’ansia oltre a coinvolgere in termini somatici e cognitivi, ha un impatto sulla nostra dimensione interpersonale; pensiamo ad un ragazzo che deve sostenere un esame che possiede un buon grado di preparazione. Egli nonostante sia preparato inizia a pensare si non ricordare nulla, che sarà bocciato, che farà una pessima figura con i professori e con i colleghi universitari.
Il suo corpo si attiva con battiti accelerati, sudorazione, confusione mentale.
Se il ragazzo in questione non fosse in grado di gestire la sua ansia rischierebbe davvero o di on presentarsi all’esame, mettendo in atto una modalità psicologica di fuga, chiamata “evitamento”, oppure potrebbe essere bocciato perché interrogato dal docente, non riuscirebbe a rispondere con lucidità ai quesiti.
Questo metterebbe a rischio la sua carriera universitaria.
La buona notizia è che si può apprendere a gestire l’ansia.
La buona gestione delle emozioni e dell’ansia può avere risvolti positivi non solo sul benessere personale ma anche sulla dimensione relazionale e sociale.
Se ti sei riconosciuto in queste parole o sensazioni e non riesci a dominare i sintomi dell’ansia, sei in una situazione in cui Hai Bisogno d’Aiuto.
Quali sono i disturbi d’ansia
Il DSM-5 definisce i seguenti disturbi d’ansia:
-disturbo d’ansia da separazione
-mutismo selettivo
-agorafobia
-ipocondria
-fobie specifiche
-disturbo d’ansia generalizzata
– il disturbo di panico
-la fobia sociale
-disturbo d’ansia indotto da sostanze
-disturbo d’ansia causato da altre situazioni mediche.
Altri disturbi, presenti in questo capitolo nelle versioni precedenti del DSM, sono stati attualmente inseriti all’interno di capitoli diversi dedicati. Stiamo parlando del disturbo ossessivo-compulsivo e del disturbo post traumatico.
Il disturbo d’ansia generalizzata (GAD) è un disturbo psichiatrico inserito nel DSM-5, all’interno del capitolo dei disturbi d’ansia. Il GAD è caratterizzato dalla presenza di sintomi ansiosi (sia psichici che fisici) che non sono legati ad una causa specifica ma sono appunto “generalizzati”. Chi soffre di disturbo d’ansia generalizzata tende ad essere costantemente in allerta, a preoccuparsi eccessivamente per qualsiasi cosa, evidenziando nel tempo una riduzione significativa della qualità di vita. La cura del GAD prevede in genere, la terapia psicofarmacologica e la psicoterapia.
Il disturbo d’ansia generalizzata (GAD) è un disturbo molto diffuso. Studi epidemiologici negli Stati Uniti hanno stimato la prevalenza del Gad nell’arco della vita del 9% (APA,2013).
Il disturbo d’ansia generalizzata è un disturbo caratterizzato da uno stato ansioso tendenzialmente costante che porta a preoccupazioni sproporzionate ed incongrue in diversi ambiti di vita del paziente. Rispetto ad altri disturbi d’ansia come ad esempio la fobia sociale o il disturbo da attacchi di panico, che sono spesso riconducibili a preoccupazioni specifiche e circoscritte, nel GAD le preoccupazioni non riguardano un tema specifico ma sono estese ai diversi ambiti della vita del paziente.
Inoltre i sintomi ansiosi tendono ad essere presenti per tutta la giornata, per tutti i giorni, e le preoccupazioni riguardano temi della vita quotidiana del paziente come la famiglia, la situazione economica, il lavoro e la salute personale (Roemer et al., 1997).
Chi soffre di disturbo d’ansia generalizzata riferisce uno stato di costante preoccupazione nei confronti del futuro, insieme ad uno stato di tensione e di inquietudine diffusa che non p in grado di controllare.
Sintomi del disturbo d’ansia generalizzata
I principali sintomi del disturbo d’ansia generalizzata sono:
Paura del futuro.
Irrequietezza o tensione psichica costante.
Sensazione di costante svuotamento e fatica cronica.
Difficoltà di attenzione e concentrazione.
Facile nervosismo ed irritabilità
Difficoltà nel sonno che si possono tradurre come difficoltà nell’addormentamento, nel mantenimento del sonno, oppure in un sonno agitato e non ristoratore.
Rimuginio
Possono comparire segni e sintomi fisici collegati allo stato d’ansia costante come:
Fatica
Tensione muscolare
Tremori
Nausea, diarrea e sindrome del colon irritabile
Sudorazione
Tachicardia
Disturbo d’ansia generalizzata e DSM-5
Il DSM-5 redatto dall’American Psychiatric Association è uscito nel 2013, inserisce il disturbo d’ansia generalizzata all’interno del capitolo dei disturbi d’ansia. Secondo il DSM-5, il GAD si caratterizza come stato di eccessiva ansia, che investe diversi ambiti ed eventi di vita quotidiani (come la scuola o il lavoro), e che risulta difficile da gestire per il soggetto che ne soffre.
Inoltre sono presenti almeno tre dei seguenti sintomi:
Sentirsi irrequieti, agitati o con i nervi a fior di pelle;
Sentirsi stanchi facilmente;
Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria;
Irritabilità;
Tensione muscolare;
Disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o stare addormentati, o un sonno disturbato)
In genere il disturbo d’ansia generalizzata si trova in comorbidità con altri disturbi psichiatrici. E’ frequente infatti riscontrate una correlazione tra Gad e depressione, oppure tra GAD e disturbo d’attacchi di panico o altri disturbi d’ansia o dell’umore.
Cause del disturbo d’ansia generalizzata
Le cause del disturbo d’ansia generalizzata sono diverse e non del tutto comprese. Così come per molti disturbi psichici, anche per il GAD si parla di disturbo a genesi multifattoriale. Questo significa che a causare il disturbo possono essere variabili psicologiche, biologiche e ambientali in relazione tra loro. Da un punto di vita psicologico le spiegazioni del disturbo d’ansia generalizzata sono diverse in base ai differenti approcci teorici di riferimento.
Tra le possibili cause e fattori di rischio per il disturbo d’ansia generalizzata troviamo:
Esperienze negative o traumatiche (recenti o passate)
Esposizione prolungata a fattori stressanti
Malattie croniche e invalidanti
Personalità evitanti, introverse e pessimiste
Inoltre dagli studi effettuati sui gemelli si è osservato che la percentuale di familiarità del disturbo d’ansia generalizzata è intorno il 20%. E’ quindi presente anche una importante componente genetica che aumenta il rischio di sviluppare il disturbo.
Cura del disturbo d’ansia
Trattamento farmacologico che agiscono sull’umore, riducendo i sintomi ansiosi.
Percorso psicoterapeutico: un percorso fatto dal paziente insieme al terapeuta che ha lo scopo di comprendere i sintomi del disturbo d’ansia generalizzata attraverso la narrazione dei vissuti personali, l’analisi dei vissuti psichici e l’applicazione di tecniche specifiche come ad esempio indurre il paziente ad uno stato di rilassamento profondo.